In Toscana continua l'impegno delle autorità e della Protezione Civile per far fronte ai danni causati dalle intense piogge dei giorni scorsi, la cosiddetta empesta Ciaran, che ha causato 7 vittime accertate. Secondo quanto riferisce una nota dei Vigili del Fuoco, dalle 17 del 2 novembre sono stati portati a termine 3.851 interventi di soccorso.
Nelle aree alluvionate di Firenze, Pisa, Prato e Pistoia, si legge in una nota, stanno operando 625 unità, di questi, 418 dai Comandi regionali e 207 giunti in rinforzo da altri Comandi d’Italia, con 199 automezzi. Da venerdì scorso è stato deliberato per le province di Firenze, Livorno, Pisa, Pistoia e Prato, lo Stato di emergenza. Il governo ha già stanziato 5 milioni di euro per gli interventi più urgenti e per il ripristino dei servizi pubblici e delle infrastrutture. I danni quantificati dalla Regione però ammontano a circa 150 milioni di euro per le infrastrutture pubbliche e 100 per i privati.
Ma il maltempo ha colpito duramente anche in altre zone. In Friuli Venezia Giulia, in particolare nelle province di Udine e Pordenone, i Vigili del fuoco hanno svolto oltre 300 interventi per alberi abbattuti, allagamenti diffusi e ripristino della viabilità. Squadre al lavoro anche in Abruzzo, colpito da forte vento e pioggia: oltre 500 gli interventi fatti finora, la maggior parte dei quali tra L’Aquila, Pescara e Chieti. Interessate dal maltempo anche l’Umbria dove sono stati effettuati 350 interventi, maggiori criticità nel perugino, e in Molise, in particolare a Campobasso, oltre 200 gli interventi effettuati dal dispositivo di soccorso locale, potenziato con l’invio di rinforzi dalla Puglia.