Come abbiamo già visto, dal 1° dicembre 2023, in Svizzera è stato concesso ai Cantoni di procedere alla regolazione preventiva dei branchi di lupi al fine di ridurre i danni delle predazioni. Ciò a fronte di 30 branchi di lupi accertati in tutta la Svizzera. L’Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) ha concesso, ai cinque Cantoni che ne hanno fatto richiesta (Grigioni, Vallese, Vaud, San Gallo e Ticino), l’abbattimento di 13 branchi per intero, mentre per altri sei branchi è stato stabilito l’abbattimento di fino a due terzi dei cuccioli.
L'UFAM non ha per esempio accettato la domanda del Canton Ticino di abbattere l'intero branco in Valle Onsernone dal momento che negli ultimi dodici mesi non si sono verificate predazioni in situazioni protette. Tuttavia, ha consentoto una regolazione preventiva del branco: il Canton Ticino può abbattere due terzi dei giovani lupi. Per quanto riguarda altri cinque branchi (Val Colla, Carvina, Jatzhorn, Rügiul e Mont Tendre), possono fare lo stesso anche i Cantoni Ticino, Grigioni e Vaud, conformemente a quanto richiesto.
Nel Cantone Vallese in soli 18 giorni sono stati abbattuti diciassette lupi: tredici esemplari giovani e quattro adulti. Un risultato inatteso, che potrebbe significare la sottostima del numero di lupi per ogni branco. Ciò a fronte di una situazione complessa dovuta alle sospensioni richieste e in parte ottenute da parte ambientalista. Sono state interrotte le operazioni di caccia per i branchi di Hauts-Forts, Nanz e Le Fou-Isérables. L'Ufficio Federale dell'Ambiente ha richiesto la revoca di questo effetto sospensivo.
L'obiettivo è porre un freno decisivo alla crescita della popolazione in Svizzera, senza incidere negativamente sulla sopravvivenza della specie. Solo i guardacaccia o i cacciatori appositamente formati sono autorizzati ad abbattere i lupi.