Allerta dal Comune di Brusaporto, in provincia di Bergamo, per gli avvistamenti di un lupo, “o comunque animale appartenente alla fauna selvatica, non ancora identificato”, lungo i sentieri pedecollinari. Il Sindaco Roberto Rossi ha diramato una nota ai cittadini in cui sconsiglia la percorrenza di sentieri con cani o altri animali “in quanto potrebbero essere oggetto della predazione da parte di questi animali”.
Nell’avviso si consiglia inoltre di percorrere zone urbane lontane dalla collina, “nel centro abitato e a sud, ove è situata la nuova area cani di Via Marche”, specificando comunque che “come ogni animale selvatico, il lupo teme l'uomo e non lo considera una preda”. Sono in diversi, soprattutto su facebook, a chiedersi dunque il motivo di tale allerta, non convinti evidentemente delle rassicurazioni infilate al termine della comunicazione.
Non è detto infatti, come per altro purtroppo abbiamo visto già in altri casi, che il lupo tema necessariamente la presenza dell’uomo. Diversi pastori hanno testimoniato di aver subito aggressioni ai danni del proprio bestiame in pieno giorno e in loro presenza, nonostante aver messo in atto diverse misure dissuasive. Una signora la scorsa estate in Toscana (provincia di Lucca) è stata azzannata da un lupo che poi si è portato via il suo cagnolino mentre erano a passeggio in una strada urbana. Come dimenticare poi le diverse aggressioni a persone (di cui due bambini) sempre della scorsa estate da parte della lupa errante di Vasto Marina, in Abruzzo. In molti escludevano potesse trattarsi di un vero lupo e hanno dovuto ricredersi dopo le analisi del Dna certificate da Ispra.
Il problema della crescita esponenziale di questo animale è ormai sotto gli occhi di tutti. Tanto è che anche l'Istituto Nazionale per la protezione e la ricerca sulla fauna selvatica ha ammesso la presenza (probabilmente sottostimata) di almeno 3 mila esemplari.
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