A fine dicembre 2023 la Commissione Europea ha pubblicato il report che fotografa la situazione del lupo nell'Ue a seguito della risoluzione adottata dal Parlamento Europeo nel novembre 2022 che l'ha impegnata formalmente ad un'analisi dettagliata dei dati scientifici e tecnici disponibili, in virtù delle tante richieste di riduzione dello status di protezione di questa specie.
Il Parlamento Ue inoltre lo scorso anno ha accolto favorevolmente la proposta svizzera di declassare lo status di protezione del lupo ai sensi della Convenzione di Berna, sottolineando che lo stato di conservazione del lupo a livello paneuropeo giustifica un'attenuazione del suo status di protezione.
Dall'analisi emerge che i lupi uccidono ogni anno almeno 65.500 capi di bestiame nell'UE, il 73% sono pecore e capre, il 19% bovini e il 6% cavalli e asini. I danni più elevati al bestiame si registrano in Spagna, Francia e Italia (14.000-10.000 capi all'anno in ciascun paese).
Un dato su tutti attira la nostra attenzione: il Paese con il maggior numero di lupi in tutta l'Ue è l'Italia. Con 3.307 lupi censiti da Ispra nel 2021, che sicuramente non fotografano l'attuale situazione, il nostro Paese guida la classifica. Segue Romania (2.500-3.000), Spagna (2.100), Polonia (1.886), Germania (1.400) e Grecia (1.020).
Si osserva anche come il fenomeno dell'ibridazione, il vero e unico problema per la conservazione della specie, è stato rilevato in tutte le popolazioni di lupi europee, ma esiste una percentuale più elevata di ibridi in alcuni Stati membri dell'Europa meridionale, principalmente in Italia e Grecia.
Nell'analisi si fa riferimento all'uso di deroghe concesso dalla Direttiva Habitat (articolo 16) per limitare l'impatto del predatore sul bestiame o per ragioni di sicurezza pubblica. Viene evidenziato che alcuni Stati membri non hanno mai o quasi mai utilizzato le deroghe per eliminare i lupi (ad esempio Portogallo e Italia), che altri ricorrono alle deroghe in modo molto limitato (ad esempio Germania), mentre altri fanno ricorso alle deroghe frequentemente o sistematicamente (ad esempio, Francia, Svezia).
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