La Regione Emilia-Romagna ha lanciato un nuovo bando per potenziare la Rete Ecologica Regionale (Recore) e sostenere progetti finalizzati alla protezione e conservazione della natura, della biodiversità e delle infrastrutture verdi e blu.
Con un finanziamento complessivo di 10,5 milioni di euro provenienti dal Programma di Sviluppo Rurale (Pr-Fesr) europeo, il bando mira a promuovere interventi che spaziano dalla ricostruzione degli habitat naturali alla tutela delle specie selvatiche minori e degli insetti impollinatori come le api.
Tra le azioni previste vi sono la realizzazione di sovrappassi per agevolare gli attraversamenti degli animali, la rinaturazione dei corsi d'acqua, l'acquisizione di aree e la produzione di materiale informativo e campagne di sensibilizzazione.
L'Assessora regionale a Programmazione territoriale, Barbara Lori, ha sottolineato l'importanza di contrastare la distruzione e la frammentazione degli habitat naturali, che rappresentano una delle principali minacce alla biodiversità. Il bando si inserisce nel quadro del Patto per il lavoro e per il clima, promuovendo uno sviluppo sostenibile.
La Recore, istituita nel 2009, mira a gestire in modo coordinato le aree protette e i siti della Rete Natura 2000 per incrementare le azioni di tutela della biodiversità. Essa è composta da aree protette e dai siti della Rete Natura 2000 interconnessi da aree di collegamento ecologico.
Il bando prevede contributi a fondo perduto fino al 90% delle spese ammissibili, con un importo minimo di 45.000 euro e massimo di 1 milione per progetto. Gli interventi dovranno essere completati entro il 31 dicembre 2026 e potranno includere la creazione di habitat, la realizzazione di sottopassi faunistici, la rinaturazione dei corsi d'acqua e molto altro.
Le domande potranno essere presentate esclusivamente online tramite l'applicazione web "SFINGE 2020" dal 20 maggio 2024 al 13 settembre 2024.