Regione Lombardia ha annunciato il via del nuovo progetto europeo Natural connections for Natura2000 in Northern Italy to 2030 approvato nell’ambito della strategia europea per il ripristino degli habitat. Quello italiano, della durata di 9 anni, (2024-2032) vanta un finanziamento di ben 46 milioni di euro, ed è uno dei 12 progetti in cui la Commissione Ue ha investito 233 milioni di euro.
Si tratta di un progetto LIFE Strategico per la Natura, che riguarda Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto e Trentino e mira a raggiungere gli obiettivi di conservazione della biodiversità, attraverso lo sviluppo delle azioni definite per la Rete Natura 2000 e, parallelamente, a dare attuazione ad altri piani o strategie adottati a livello internazionale.
L’area di progetto ospita una ricca fauna selvatica e più di 840 siti Natura 2000, in un territorio di oltre 100.000 kmq, caratterizzato dalla presenza dell’Arco Alpino e del fiume Po e con 17 milioni di abitanti, cioè una delle aree più densamente abitate dell’Europa. Sono interessate quattro regioni biogeografiche: alpina, continentale, mediterranea e marina mediterranea.
Il progetto vede la partecipazione di 16 partner: oltre agli enti pubblici, sono coinvolti direttamente WWF Italia, LIPU e Legambiente Lombardia. Dato che tantissime zone umide sono gestite grazie al lavoro dei cacciatori, sarebbe stato giusto coinvolgere anche le associazioni venatorie territoriali. Resta da capire come saranno usati questi fondi e sperare che non finiscano per arricchire le associazioni partner.