Fra pochi giorni entrerà in vigore l'ordinanza del sottosegretario alla Salute Francesca Martini disciplina di manifestazioni popolari pubbliche o private dove vengono impiegati equidi al di fuori degli impianti e dei percorsi ufficialmente autorizzati. Un giro di vite sulle manifestazioni tradizionali che utilizzano cavalli, prima tra tutte i palii ma anche giochi equestri, sfide storiche, dovranno attenersi a particolari disposizioni a salvaguardia dell'incolumità di animali e persone.
La Martini dà un taglio alle corse per i cavalli più giovani di 4 anni, ai terreni di gara pericolosi, all'uso del frustino e speroni. La nuova ordinanza inoltre prevede la presenza di un veterinario dell'Asl che controlli l'iscrizione dei cavalli all'anagrafe equina e se possibile di un'ambulanza per il trasporto e la cura dei cavalli feriti.
L'entrata in vigore del provvedimento di legge per forza di cose cambierà alcuni aspetti legati a tradizioni perpetuate per secoli. Forse è a rischio persino il tradizionale Palio di Siena.
"Le tradizioni non vanno distrutte — tranquillizza sindaci e organizzatori la Martini —. Ma le immagini raccapriccianti di un cavaliere morto il 6 luglio nella corsa sfrenata di Sedilo, vicino Oristano, devono essere annullate. Abbiamo raccolto in un video gli incidenti più gravi degli ultimi anni. Povere creature con le zampe spezzate o che scivolano su terreni da tortura e poi vengono abbattuti dal colpo di pistola".
Pur comprendendo le ragioni di fondo di questa ordinanza e approvando l'impegno di tutelare la salute degli animali, non possiamo fare a meno di notare che con la Martini si è data un'impronta forse eccessivamente “animalista” alle questioni, facendo passare in secondo piano altri valori ugualmente importanti, come il rispetto delle tradizioni, che da sempre tramandano anche un equilibrato rapporto con gli animali.