Tartassati dall'ennesimo spot pubblicitario sui social del Wwf Italia che chiede donazioni per proteggere il lupo, non possiamo che mettere in evidenza quanto la posizione di Wwf Italia sia differente rispetto alle stesse dell'organizzazione all'estero.
Prendiamo il caso della vicina Svizzera. Ricordiamo che in tutta la nazione a fine 2023 si contavano circa 300 lupi in totale (da noi ce ne sono almeno 10 volte tanto), concentrati su Alpi e Prealpi e che il governo cantonale ha deciso l'eliminazione (tramite abbattimento) di 12 branchi di lupi su 30 totali, ovvero circa il 70% degli esemplari. Questa estrema soluzione ha portato alla protesta delle associazioni animaliste e al disapputno di un'organizzazione come Wwf, che suggerisce un approccio meno invasivo pur approvando in misura mirata gli abbattimenti.
"Esistono gia' modi per decimare la crescente popolazione di lupi - scrive WWf Svizzera in un comunicato - . Ad esempio, la nuova legge sulla caccia prevede l’abbattimento preventivo in caso di danno o pericolo imminente. Questa decisione ha l’appoggio delle organizzazioni ambientaliste, che sono favorevoli alla nuova legge. Oggetto di critiche è invece l’ordinanza sulla caccia, approvata dal Consiglio federale a novembre 2023, in quanto in contrasto con la legge e la Costituzione. Sarebbero serviti lungimiranza, pragmatismo e senso di responsabilità nell’affrontare la presenza dei lupi, invece si punta ora su un cieco azionismo a favore di soluzioni semplicistiche".
Wwf Italia, invece, non solo nega totalmente l'esistenza del problema del sovrannumero del lupo (ricordiamo che la cifra sottostimata è di 3.300 esemplari), ma addirittura paventa problemi di conservazione per la specie, ignorando perciò anche le considerazioni scientifiche che provengono dall'Ispra. Tutto ciò viene utilizzato apertamente per raccogliere fondi, che vengono chiesti agli utenti social proprio per sostenere le azioni a protezione del lupo, contro il possibile declassamento per la specie, che secondo loro sarebbe addirittura ancora in pericolo di estinzione.
Quali sarebbero queste azioni? Ci piacerebbe saperlo. Facciano sapere se in questi "ambiziosi progetti" rientrano sostegni per gli allevatori, dato che molti di loro, stremati dalle continue predazioni, stanno perdendo le speranze e il lavoro di una vita.
Ecco l'annuncio social del Wwf, sponsorizzato a pagamento da diverse settimane, giudicate voi: