Il cammello in Australia non è un animale autoctono. E' stato introdotto a partire dal 1840, importato dall'Africa e utilizzato per trasportare merci nel deserto. Oggi la popolazione di cammelli sul suolo australiano è cresciuta a dismisura tanto da costringere il governo ad intervenire, ordinando l'abbattimento di almeno 400 mila esemplari (in totale sono più di un milione).
I cammelli sono diventati una vera piaga: devastano le piantagioni, danneggiano siti archeologici e prosciugano le riserve d'acqua nel deserto. Le associazioni ambientaliste questa volta hanno capito l'entità del problema e si sono ragionevolmente dichiarate d'accordo con la decisione governativa.
Ora si pensa a come agire. Lo stato ha intanto destinato 10 milioni di dollari per risolvere il problema, si pensa anche ad incentivare la caccia a questi animali, pare infatti che la carne di cammello sia una prelibatezza molto quotata sul mercato. Un affare che vale svariati milioni di euro.