In Francia si fa sempre più strada l'ipotesi della predazione da parte di un lupo nell'indagine aperta dalla scomparsa, l'8 luglio 2023, di un bambino di soli due anni dalla sua casa di campagna nel piccolo villaggio di Haute Vernet (Valle dell’Ubaye), in Alta Provenza. La notizia ha cominciato a circolare dal 30 marzo scorso, data in cui è stato rinvenuto il cranio del bimbo e pochissime ossa spezzate, in una zona impervia.
Le autorità avevano indagato fin da subito, interrogando ogni abitante del villaggio e concentrandosi sull'ipotesi del rapimento da parte di qualche malintenzionato, ma tutte le piste erano state scartate. Dati i segni lasciati sulle ossa dal predatore è certo che siano stati i lupi a ridurre il corpo a sole poche ossa, e per il luogo in cui è stato trovato è stato considerato che un bimbo così piccolo non potesse fare da solo tutta quella strada, per lo più in salita. Qualcuno ce l'ha portato ed è probabile che sia stato un lupo. Se si analizzano infatti le testimonianze provenienti dal passato, quando lupi e uomini condividevano le stesse risorse, si trovano molte analogie con l'accaduto. Era infatti frequente che i lupi portassero via piccoli bambini in bocca, per poi nutrirsene in zone più tranquille in tutta calma. Di loro, sovente, rimaneva solo la testa. Come successo al piccolo Emile Soleil, questo il suo nome.
Sul fatto, ancora tutt'altro che chiarito, dato che è impossibile stabilire se i lupi abbiano trovato il corpo del bimbo già morto o se l'abbiano predato, c'è da rilevare che in Italia si registra una certa reticenza a parlarne, nonostante sia accaduto a pochi km dal confine italiano. Secondo Franco Zunino, dell'Aiw, la vicenda, come altre notizia sullo stesso argomento, è stata silenziata volutamente dai media.
"D’altronde, come meravigliarsi? - scrive Zunino - Fin dall’antichità i tabù sono sempre esistiti e creati apposta da movimenti e sette per nascondere le verità ritenute scomode. Solo che oggi siamo negli anni 2000… P:S. La valle dell’Ubaye è prossima al Mercantour, ed appartiene alla regione geografica dove presumibilmente furono liberati dai francesi i famosi primi lupi “alpini”, quelli che diedero vita allo strano e insolito “focolaio” che gli studiosi italiani hanno poi documentato, ma facendo di tuto per far credere che lo avessero formato lupi provenienti dal lontano Appennino centrale!".