L'Associazione Nazionale per la Tutela dell'Ambiente e della Vita Rurali ha inviato istanza al ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, chiedendo di liberalizzare la vendita di spray anti-orso, come dispositivo di autodifesa contro possibili attacchi di orsi bruni, basato su una miscela irritante a base di Oleoresin capsicum (estratto naturale di peperoncino).
Attualmente, - fa notare l'associazione - le 174 guardie forestali della Provincia autonoma di Trento sono dotate di spray anti-orso oltre a pistole e fucili, mentre decine di migliaia di persone che lavorano quotidianamente in natura non dispongono di alcun mezzo di difesa contro gli orsi. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha dichiarato che questi spray sono usati in vari Paesi per evitare l'impiego di armi da fuoco, l'Associazione sostiene che il principale scopo sia salvare vite umane.
Lo spray anti-orso, del resto, risulta essere in libera vendita in Nord America dal 1986 e in diversi Paesi europei con significativa presenza di orsi, come Svezia, Polonia, Slovenia, Romania, Slovacchia e Croazia. L'assenza di una regolamentazione simile in Italia ha contribuito a diverse aggressioni da parte degli orsi, tra cui otto casi gravi in Trentino tra il 2014 e il 2023, con un morto e sette feriti.
Il clima di allarme sociale in Trentino è aumentato dopo la morte di Andrea Papi il 5 aprile 2023 e una serie di incidenti legati agli orsi nella primavera del 2024. La mancanza di iniziative efficaci per catturare o abbattere gli orsi problematici ha portato a un senso di insicurezza tra i residenti.
Anche associazioni ambientaliste come Wwf Trentino, Enpa, Lipu, e "Io non ho paura del lupo" sostengono la necessità di liberalizzare lo spray anti-orso. Isabella Pratesi, direttore del programma di conservazione WWF, ha dichiarato che lo spray è uno strumento straordinario e che dovrebbe essere autorizzato in Italia per la sicurezza delle persone.