Lo scorso 26 luglio presso il palazzo della Regione Toscana, sarebbe dovuta svolgersi la Tavola Rotonda sul tema Il lupo e la pastorizia. A causa dell'indisposizione all'ultimo minuto del Presidente del Consiglio Regionale, Antonio Mazzeo, e dell'assenza di rappresentanti dell Task Force lupo è invece venuto meno l'atteso confronto con la Regione.
Il Comitato Resistenza Pastorale per la tutela dei pastori, criticando la Regione per il mancato ascolto degli allevatori, torna a chiedere di conoscere se esiste un censimento puntuale dei lupi e, nel caso, da chi è gestito e realizzato. Inoltre si richiedono rimborsi immediati per i danni diretti (il singolo animale predato al reale valore di mercato) e i danni indiretti (stress post-traumatico al gregge: perdita di produzione lattea, aborti, risarcimento agnelli sotto i sei mesi, risarcimento dei feti, risarcimento per gli animali dispersi, ecc.) causati dalle predazioni. Si chiede poi che vengano inclusi come destinatari dei rimborsi anche gli allevatori amatoriali. E che il conferimento delle carcasse predate in discariche di organico ed inceneritori sia a carico della Regione Toscana.
"Al posto della task force - sottolineano i pastori - , riteniamo che servano monitoraggi attenti e diffusi, i cui esiti permetterebbero la richiesta immediata a ISPRA delle deroghe alla direttiva habitat. Inoltre, è indispensabile vietare l’immissione nell’ambiente regionale di qualsiasi specie nociva".