Dopo le tante polemiche per l'uccisione dell'orsa Kj1, la Provincia autonoma di Trento ha commissionato a BVA Doxa un'indagine tra i cittadini trentini per sapere come la pensano i diretti interessati. Dal sondaggio è emersa una realtà difficilmente ignorabile: in caso di orsi problematici, il 69% degli intervistati (1.200 interviste telefoniche a un campione rappresentativo della popolazione tra il 21 giugno e l’8 luglio 2024) si dichiara favorevole all’abbattimento, inoltre tre trentini su quattro si dichiarano contrari alla presenza dell'orso.
Secondo la rilevazione, il 32% dei residenti in Trentino considera la presenza dei plantigradi "per niente gradita” (percentuale che sale al 37% nel Trentino Occidentale), mentre per il 41% è "poco gradita": complessivamente, il 73% dei trentini giudica negativamente la presenza degli orsi sul proprio territorio. Un dato che nel 2011 si attestava al 62%.
Tra le motivazioni più comuni di chi si dice contrario alla presenza dell’orso, vi è l'opinione secondo cui questi animali "sono pericolosi per l'uomo" (36%), seguita da "sono troppi e vanno regolati" (28%) e "fanno paura" (22%). Il 21%, inoltre, sostiene che la propria contrarietà derivi dalle limitazioni dei comportamenti che inducono gli orsi con la loro presenza. Il 75% dichiara di essere informato sui comportamenti corretti da attuare nei boschi, soprattutto i giovani di età compresa tra i 18 ed i 34 anni (81%).
“Si tratta della conferma di una percezione emersa in maniera chiara in occasione degli incontri che abbiamo promosso nel Trentino occidentale con gli amministratori comunali e delle Comunità di valle, per presentare le iniziative di gestione, sorveglianza e comunicazione messe in campo da Provincia e Trentino Marketing” osserva l’assessore provinciale alle foreste con delega ai grandi carnivori, Roberto Failoni.
Il senso di preoccupazione personale per la presenza dell’orso coinvolge il 56% degli intervistati (nel 2011 la preoccupazione complessiva era pari al 17%). Chiaro il ricordo degli attacchi degli orsi agli uomini in Trentino, di cui parla l’87% degli intervistati. Tra di loro, il 53% dichiara di aver cambiato le proprie abitudini. I cambiamenti si rilevano maggiormente nel Trentino Occidentale (61%) e tra le donne (55%) e riguardano soprattutto “frequentare meno i boschi” (87%) ed "evitare zone poco frequentate” (29%).
Dell'analisi, inoltre, emerge che il 75% degli intervistati si dichiara informato sui comportamenti da adottare in presenza dell’orso, soprattutto i giovani di età compresa tra i 18 ed i 34 anni (81%).