In Svizzera nulla da fare per l'iniziativa popolare che mirava a facilitare l'abbattimento del lupo. I promotori dell'iniziativa non sono infatti riusciti a raggiungere le 100 mila firme necessarie entro la scadenza del 2 novembre, al fine di richiedere il referendum per una modifica costituzionale.
L'iniziativa chiedeva una revisione dell'articolo 79 della Costituzione federale chiedendo di inserire la possibilità di cacciare il predatore ovunque e durante tutto l'anno, fatta eccezione per il Parco Nazionale Svizzero che si estende su oltre 170 chilometri quadrati in Engadina (GR), mantenendo però la protezione della specie in tale area naturale di particolare valore ecologico. Il comitato promotore, composto da privati cittadini, ha impostato la sua campagna sulla crescente presenza dei lupi e conseguentemente l'incremento dei danni alla pastorizia e nei confronti degli animali domestici.
Gli organizzatori hanno sottolineato che l'aumento dei branchi, legato alla capacità di adattamento e alla rapida riproduzione di questi animali, ha causato danni rilevanti e pone rischi per la convivenza con le popolazioni umane. Il dibattito sul ruolo del lupo nella fauna elvetica rimane un tema caldo, con posizioni molto divergenti tra gli attivisti per la protezione degli animali, le autorità agricole e i sostenitori della conservazione della biodiversità.