È iniziato in Italia il 35° censimento internazionale degli uccelli acquatici svernanti, parte dell’International Waterbird Census (IWC), un progetto di Wetlands International. Coordinato da ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), il censimento coinvolge oltre 500 rilevatori esperti e un numero triplo di collaboratori per monitorare più di 2000 zone umide su tutto il territorio nazionale.
Il progetto, attivo ininterrottamente da 35 anni, è uno dei più longevi programmi di studio ecologico in Italia e si distingue per la capillarità e regolarità della sua copertura geografica. Il ruolo degli uccelli acquatici Gli uccelli acquatici rappresentano un indicatore chiave della salute delle zone umide. La diversità delle specie e il numero di individui offrono dati preziosi sullo stato ambientale dei siti monitorati, permettendo anche di promuovere l’uso sostenibile di queste aree per scopi ricreativi. Le zone umide non sono solo habitat essenziali per la fauna: svolgono un ruolo cruciale per la regolazione del clima, la riduzione del carbonio atmosferico, la protezione contro eventi meteorici estremi e la mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici.
Un patrimonio senza confini Le migrazioni degli uccelli acquatici, spesso lunghe e complesse, uniscono zone umide e persone di paesi diversi, superando barriere culturali e politiche. Questi animali, simbolo di connessione e condivisione, rendono il censimento un’attività di valore non solo scientifico, ma anche sociale. Il censimento, che si svolge ogni anno a metà gennaio, rappresenta un’opportunità per sensibilizzare sull’importanza della conservazione degli ecosistemi acquatici e del loro impatto sulla biodiversità e sulla vita umana.