L'intergruppo alla sua costituzione, 2018
Dopo il servizio di Report, Eleonora Evi, deputata del Partito Democratico, ha annunciato la sua uscita dal gruppo parlamentare per i Diritti degli animali, contestando l’inefficacia e la mancanza di trasparenza della sua presidente, Michela Vittoria Brambilla.
All'origine di questa decisione le rivelazioni sull’utilizzo dei fondi dell’associazione Leidaa, presieduta da Brambilla, "per spese che nulla hanno a che fare con la causa animalista, tra cui auto blu, alberghi di lusso e vini pregiati". Un quadro che, secondo Evi, configura un conflitto di interessi e rende Brambilla inadatta a guidare un organo che dovrebbe essere libero da condizionamenti personali.
La seconda motivazione è invece legata all’inefficienza dell’Intergruppo stesso, che in oltre due anni di attività "non si è praticamente mai riunito, inefficace nel coordinamento di qualsiasi azione politica e nemmeno utile ad essere uno strumento di approfondimento e conoscenza delle tante tematiche da affrontare".
Poche ore dopo l’annuncio di Evi, anche i parlamentari Stefania Ascari, Dolores Bevilacqua, Dario Carotenuto, Sergio Costa, Susanna Cherchi, Alessandra Maiorino e Gisella Naturale del M5S hanno comunicato la loro uscita dall’Intergruppo, ribadendo le stesse criticità. "Avevamo chiesto un passo indietro all’attuale presidente dell’intergruppo, l’On. Brambilla, alla luce di quanto emerso dall’inchiesta di Report. Sarebbe stato importante sentire le sue ragioni e fare chiarezza, invece ha preferito non rispondere. Riteniamo che non ci siano più le condizioni per portare avanti serenamente iniziative comuni e condivise", si legge nella loro nota. L’inchiesta di Report ha sollevato dubbi sulla gestione della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, l’associazione fondata e presieduta da Brambilla, evidenziando possibili conflitti di interesse e utilizzo non trasparente dei fondi destinati agli animali. La mancata risposta della deputata alle accuse ha contribuito alla frattura interna all’Intergruppo.
Sara Turetta, fondatrice di Save The Dogs, ha poi sottolineato l’importanza della trasparenza nelle associazioni che operano per la tutela degli animali, invitando i cittadini a prestare attenzione alla destinazione dei fondi donati. Il caso continua a far discutere, mentre cresce la pressione politica su Brambilla affinché chiarisca la sua posizione.