
Un appello accorato in difesa della rondine comune (Hirundo rustica) arriva da Giuseppe Costa, rappresentante di ANUU Migratoristi Massa Carrara, che lancia un monito sulla progressiva scomparsa di questa specie un tempo simbolo della primavera e della vita rurale.
Nel suo intervento, Costa sottolinea come la rondine, tradizionalmente legata agli ambienti agricoli, stia vivendo un drastico calo numerico. Alla base del declino, vi sarebbe la progressiva scomparsa delle attività pastorali e zootecniche tradizionali, come la pastorizia sostenibile e la presenza di stalle e pascoli, ambienti da sempre favorevoli alla nidificazione e alla sopravvivenza dell’avifauna migratoria.
L'esponente Anuu esprime preoccupazione anche per la crescente pressione del lupo europeo, ritenuto più imponente e impattante rispetto al lupo autoctono (Canis lupus italicus), in particolare per le sue incursioni sempre più frequenti nei pressi delle abitazioni e degli allevamenti. Questo fenomeno, secondo Costa, metterebbe ulteriormente in difficoltà allevatori e gestori del territorio, contribuendo allo spopolamento delle aree rurali e quindi alla perdita degli equilibri ecologici.
La rondine, descritta come “messaggera alata della primavera” e legata anche al simbolismo religioso della Resurrezione, diventa così emblema di un mondo rurale che rischia di scomparire, portando con sé cultura, biodiversità e tradizioni. A conclusione del suo intervento, Giuseppe Costa propone un gesto semplice ma significativo: invitare i 7.900 Comuni italiani ad affiggere un cartello con la scritta “Benvenute rondini”, come segno di accoglienza e sensibilizzazione verso una specie che ha sempre accompagnato la vita dell’uomo e segnato il ritmo delle stagioni.