La Provincia di Grosseto, dopo una serie di incontri con le associazioni agricole, gli allevatori e le associazioni ambientaliste, ha deciso di organizzare dei sopralluoghi nelle zone degli attacchi di lupi alle greggi. Ad occuparsene sarà la Polizia Provinciale attraverso alcune uscite notturne e diurne a partire dalla seconda metà di agosto fino alla fine di settembre, una ventina quelle programmate.
Per ogni uscita verranno impiegati tre uomini. Si tenterà così di stabilire le diverse strategie d'azione una volta determinato se e di quanti lupi si tratta e agire diversamente per la gestione dei cani randagi inselvatichiti. Su questo punto la Provincia chiederà alla Regione Toscana di sostenere finanziariamente l'azione dei Comuni per attivare in tempi brevi i piani di cattura.
"Il compito delle guardie provinciali - spiega l'assessore allo sviluppo rurale, Enzo Rossi che coordina l'iniziativa insieme all'assessore alla Polizia provinciale Patrizia Siveri - sarà quello di vigilare ed effettuare indagini sul campo, con l'aiuto degli allevatori, per rilevare la eventuale presenza del lupo, utilizzando vari metodi tra i quali quello del richiamo. Ma anche segnalare la presenza di cani abbandonati, inselvatichiti e incrociati con il lupo che sono, a detta degli allevatori, il problema principale". Proprio su questo punto la provincia ricorda che è necessario in primis attuare specifiche soluzioni per evitare il più possibile il fenomeno del randagismo, a partire da una capillare diffusione del microchip identificativo.
"Ci stiamo, inoltre, muovendo con la Regione - aggiunge Rossi - affinchè il Ministero e la Comunità Europea individuino specifiche misure per la salvaguardia del lavoro degli allevatori nelle zone dove il lupo è ormai insediato. Al riguardo il presidente della provincia di Grosseto, Leonardo Marras sta lavorando con l'assessore regionale Anna Rita Bramerini per realizzare a Grosseto, nel mese di ottobre, una giornata di studio di livello nazionale che coinvolga il Ministero dell'Ambiente e la Commissione europea nella individuazione di opportune soluzioni".
(La Nazione)