Federfauna,
confederazione delle associazioni degli allevatori e dei commerciani, sporge una nuova denuncia contro la Lav perchè avrebbe diffuso dati falsi in relazione al disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri sulla protezione degli animali da compagnia sostenuto dal Ministro Frattini e dal Sottosegretario Martini.
Sotto accusa alcune dichiarazioni diffuse in un comunicato e nel Dossier traffico cuccioli aggiornato ottobre 2009, secondo FederFauna, palesemente false come, ad esempio:
“…Franco Frattini, ha posto mano ad uno strumento legislativo diretto, ratificando una Convenzione del Consiglio d’Europa per la quale eravamo rimasti ultimi nel Continente…” quando, lo si evince dal sito del Consiglio d’Europa, ci sarebbero Paesi come la Gran Bretagna, l’Irlanda, la Spagna ed altri a non averlo firmato nemmeno nel ’87 e i Paesi Bassi che, pur avendolo firmato, non l’avrebbero poi ratificato.
"LAV, riferendosi al taglio di code e orecchie, parla di “…standard inventati che mettono a repentaglio la vita degli animali domestici”; parla di una “…normativa comunitaria che prevede come i cuccioli non possano essere movimentati prima dei tre mesi (data di somministrazione del vaccino) e 21 giorni, periodo necessario a sviluppare gli anticorpi” quando, proprio recentemente, - puntualizza Federfauna - il Ministero della Salute italiano ha chiarito non essere così. Inoltre, fa notare FederFauna, nei testi pubblicati da LAV, vi sono molte altre affermazioni non riconducibili a prove certe ma solamente a congetture, a fonti d’agenzia opportunamente scelte per sostenere le tesi degli autori, oltre che ad altri elaborati redatti da membri dell’associazione e pubblicati dall’associazione stessa, come ad esempio, il Rapporto zoomafia".