In Umbria torna a galla l'allarme cinghiali. A sollecitare l'attenzione dell'istituzione regionale è questa volta il
capogruppo in consiglio de La Destra Aldo Traccheggiani che annuncia la presentazione di un'interrogazione alla Giunta per chiedere la r
isoluzione dell'emergenza in tempi brevi a seguito di un'approfondita indagine conoscitiva sulla situazione.
Per Traccheggiani occorre una soluzione immediata soprattutto ora che si assiste “ alle drammatiche conseguenze della concentrazione di cinghiali in fuga dai territori limitrofi dove vengono cacciati”.
Una ‘calamità' che, fa sapere Traccheggiani - si traduce in seri problemi per la sicurezza della popolazione, in imprevedibili incidenti stradali o in teatrali devastazioni dei campi. I coltivatori locali - sostiene il consigliere regionale - esigono un intervento quanto mai tempestivo da parte delle istituzioni che eviti danni al mondo agricolo, e perché sia possibile raccogliere in serenità i frutti dei propri sacrifici".
Traccheggiani ha sollecitato l'attenzione dell'assessore all'Ambiente Lamberto Bottini. La rapida crescita di colonie di cinghiali è infatti all'origine di altri problemi collaterali come "bracconaggio, trasmissione di varie patologie e, soprattutto, danni per lo stesso ambiente, compromettendo il naturale rinnovamento dei boschi e procurando la scomparsa della piccola selvaggina stanziale”.
I cinghiali si rifugiano fanno particolari danni nelle riserve naturali che costituiscono un ulteriore serbatoio di ripopolamento della specie. Secondo il consigliere de La Destra ”non si può tollerare che un parco naturale quale quello di Colfiorito venga ad essere impoverito delle sue risorse naturali solo per la negligenza e la poca solerzia degli enti proposti alla sua tutela”.
L'emergenza cinghiali si sarebbe potuta evitare secondo Traccheggiani "se assessori più attenti avessero preso in considerazione una mozione da me presentata in Consiglio già tre anni fa, dove veniva chiesta un'indagine conoscitiva sugli effetti positivi e negativi creati dai parchi regionali".
Ma le dimensioni ora si sono allargate a "problema di ordine pubblico", che secondo l'esponente de La Destra, "necessita di un intervento da parte del ministero dell'Interno, che deve dare più poteri agli enti locali per contenere il proliferare della specie: "La nuova normativa sui danni da animali selvatici e risarcimenti agli agricoltori - conclude Tracchegiani - non è più sufficiente a risolvere il problema".
(Tutt'Oggi)