Il servizio Faunistico Ambientale della Provincia di Bergamo sta operando sulle Alpi Orobie per localizzare e soccorrere gli stambecchi colpiti da una patologia infettiva agli occhi: la cheratocongiuntivite. Si tratta di una malattia già endemica nelle popolazioni di camosci e stambecchi diffusa nella vicina Svizzera che colpisce gli occhi e si manifesta con una infiammazione della congiuntivite e della cornea.
Al momento pare che siano stati avvistati animali malati in un tratto di arco orobico di circa 10 Km (dalla Bocchetta di Podavista, in Alta Val Brembana, alla Valmorta, in Alta Val Seriana, con episodi accertati anche in zone intermedie quali il Pizzo Grabiasca, il Pizzo Brunone e il Pizzo Coca). Tutte le località interessate dalla presenza degli stambecchi sono state georeferenziate con l’ausilio di Gps. Lo stambecco è presente sulle Orobie Bergamasche con una delle principali colonie dell’arco alpino: oltre 1.200 capi, risultato di una reintroduzione iniziata nel 1987, svolta in collaborazione con la Regione Lombardia e l’Università degli studi di Milano, con il rilascio di 88 esemplari provenienti dal Parco nazionale del Gran Paradiso.
Il Corpo di Polizia provinciale e del servizio Faunistico Ambientale opera in sinergia con le autorità sanitarie dell’Asl, la sezione di Bergamo dell’Istituto zooprofilattico sperimentale e l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale di Bologna, gli animali vengono localizzati, sedati e curati.
(Eco di Bergamo)