Le
nuove derive di carattere animalista all'interno del Parlamento prendono sempre più piede, tanto che raccoglie già consensi bipartisan la proposta di legge presentata dalla vicepresidente della Commissione Cultura della Camera,
Paola Frassinetti, che intende
vietare la macellazione della carne di cavallo.
Si intende infatti traghettare la specie dalla categoria "animali da reddito" a quella "animali d'affezione". Ma questo è solo l'obiettivo ultimo, prima, secondo le parole del sottosegretario alla Salute Francesca Martini, occorre andare per gradi: "il terreno non è pronto - ha dichiarato in questi giorni la Martini - dunque dobbiamo procedere col fissare una serie di paletti”. Ci sono diversi ostacoli di tipo economico e culturale, ha osservato la Martini.
D'accordo anche il ministro alle Politiche Agricole Luca Zaia, che pare abbia dichiarato alla rivista Cavallo Magazine di essere favorevole all'abolizione della macellazione equina. Intanto la Martini sta studiando il sistema di convertire la “carta degli equidi” ora a puro livello etico, in norme tassative sanzionate dalla legge.
Già effettivi invece i provvedimenti presi in merito a manifestazioni pubbliche che hanno come protagonisti cavalli e altri animali: presenza obbligatoria in loco dei veterinari, la garanzia degli appositi spazi per gli animali e di un certo standard qualitativo per il benessere degli stessi.