Il pericolo di scontrare uccelli al momento del decollo e dell'atterraggio alza enormemente il livello di rischio per gli aerei, in un momento in cui la tecnologia ha ridotto al massimo ogni altra causa di incidenti aerei.
Ne ha discusso in questi giorni l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile grazie ad un workshop sul tema organizzato dal Bird Strike Commettee Italy, un comitato che si occupa dello studio e dell'analisi del fenomeno e che opera alle dipendenze della Direzione Politiche di Sicurezza e Ambientali dell'Enac.
Si è parlato in particolare degli aspetti normativi e specialistici legati alla presenza degli uccelli ed altra fauna selvatica sugli aeroporti nazionali, delle conseguenze rispetto alla sicurezza del trasporto aereo e delle metodologie più efficaci per la prevenzione e il contrasto del fenomeno. E' stata analizzata la necessità di ridurre al minimo le fonte attrattive per la fauna selvatica nelle vicinanze degli aeroporti come impianti di discarica e campi coltivati.
Il Bird Strike Committee Italy, nell'ambito del propri compiti di sensibilizzazione degli operatori aeroportuali, dei vettori, del personale navigante e delle amministrazioni pubbliche e private interessate ai rischi derivanti dalla presenza di volatili negli aeroporti e nei sedimi limitrofi, nelle ultime settimane ha organizzato incontri a Bologna, a Roma Fiumicino e a Bari.