Caccia agli ungulati aperta per tutta la stagione venatoria, con la possibilità di allungare il periodo per far fronte alle emergenze, interventi mirati in caso di danni alle coltivazioni anche per storno, tortora dal collare e piccioni: sono alcune delle misure contenute nella nuova legislazione venatoria in Toscana che trovano l'apprezzamento del mondo agricolo, il quale vede finalmente concretizzarsi le numerose richieste avanzate, soprattutto in merito alla gestione degli ungulati.
Lo rivela in questi giorni anche il presidente provinciale della Coldiretti di Massa e Carrara, Vincenzo Tongiani. "E' un risultato molto importante – ha dichiarato - che arriva dopo una mobilitazione durata oltre un anno. La Lunigiana aveva bisogno di questa legge. I cinghiali, come tutti ormai sanno, sono una piaga per il territorio. Il loro numero è fuori controllo, e mancava una legge che garantisse la centralità dell'agricoltura. Siamo molto soddisfatti".
Di particolare rilievo è per Coldiretti la responsabilità affidata alle province, che nella gestione degli ungulati avranno un ruolo primario. "Il ruolo della Provincia - sottolinea ancora Tongiani - ora sarà fondamentale. A lei spetta la totale competenza in materia di pianificazione e programmazione; lo strumento di riferimento sarà il Piano faunistico venatorio regionale. Dovranno essere le province ad adattarsi a questo nuovo strumento regionale. In caso di mancanze, il ruolo della Provincia potrà essere "commissariato": la Regione Toscana potrà infatti intervenire nei confronti delle Province che lo adottano non rispettando le linee guida del piano faunistico o i piani straordinari, o in caso di inadempienza. E' una garanzia di intervento".
Coldiretti apprezza il lavoro svolto dalla regione augurandosi che il regolamento attuativo non vada a snaturare i contenuti positivi della norma. “Il pericolo purtroppo c'è sempre ed è reale – ha dichiarato Tongiani - Ma andiamo avanti fiduciosi".