Così si è espresso in questi giorni il Ministero dell'Ambiente rigettando la richiesta dell'Assessorato Agricoltura del Piemonte avanzata ad ottobre, di una deroga alla legislazione comunitaria e italiana per l'abbattimento controllato dei lupi in eccesso.
Secondo il parere tecnico dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) allegato al documento ministeriale, interventi di contenimento del lupo in Italia sono prematuri, e per il momento i conflitti tra l’uomo e il predatore vanno affrontati tramite politiche di prevenzione e compensazione dei danni. L’Ispra esprime grande apprezzamento per gli interventi fin qui programmati dalla Regione Piemonte, che si segnalano quale “modello di riferimento particolarmente avanzato a scala nazionale”.
La regione Piemonte intanto si è infatti portata avanti realizzando nello scorso anno un dossier dettagliato sulla presenza del lupo, mettendo a disposizione di tutti i dati relativi alla distribuzione, al monitoraggio e alla prevenzione dei danni causati agli allevamenti. Dal rapporto si evince che sono una cinquantina in tutto gli esemplari presenti in Piemonte, un numero che si è stabilizzato negli ultimi anni ma ha visto l'occupazione di nuovi territori.
La dieta di questi carnivori contempla cervi, caprioli, mufloni, cinghiali, e camosci ma durante la stagione dell’alpeggio qualche attacco rivolto alle greggi o ai vitelli incustoditi non è cosa così rara. Nell’estate 2009 in tutta la Regione si sono registrate 376 vittime per predazioni di lupo o di cani vaganti. La realtà con più problemi è quella della Provincia di Cuneo, con 264 capi di bestiame persi (cifra comunque ben lontana da quella di recente circolata su giornali e siti web di 52.000 predazioni).
Ma gli allevatori dalla loro parte hanno un sistema sempre più efficiente di misure preventive: reti elettrificate, vigilanza e l'utilizzo di cani da guardia hanno infatti ridotto notevolmente il rischio.
Nel 2009 la regione ha distribuito 81.645 euro a favore di quei pastori che hanno dimostrato di gestire al meglio gli animali in alpeggio ed ha rimborsato danni per 69,145 euro (di cui 52.926 euro in Provincia di Cuneo).
(TargatoCn)