Il fiume Lambro ha subito un grave sversamento di almeno 15.000 metri cubi di gasolio e petrolio combustibile. L'ipotesi più accreditata è quella di un sabotaggio avvenuto nei depositi della raffineria Lombarda Petroli di Villasanta, vicino a Monza, un vecchio impianto ormai in disuso.
Questa la versione diffusa questa mattina dopo i primi sopralluoghi ma gli accertamenti dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco sono ancora in corso. Sul posto, insieme al Corpo Forestale dello Stato, a limitare i danni sono accorsi i tecnici dell'Arpa e della Brianzacque, la società che gestisce il depuratore, i quali hanno cercato subito di limitare i danni fermando la fuoriuscita del petrolio e di raccogliere le prime informazioni valutando l'impatto ambientale.
Inutile rimarcare che questo episodio avrà senza dubbio gravi ripercussioni sull'ambiente e sulla fauna acquatica, come confermato dall'ufficio stampa dell'Arpa, secondo cui ci troviamo di fronte ad un vero “disastro ecologico”. I vigili urbani di Milano hanno soccorso decine di anatre già contaminate dal combustibile. Altri animali morti sono stati ritirati dall’azienda milanese di nettezza urbana.
In queste ore intanto si sta tentando di fermare il greggio prima che contamini anche le acque del Po, per questo è stata riunita l'unità di crisi, che ha organizzato l'istallazione di dighe galleggianti all’altezza del parco Lambro, a Milano, e di San Zenone, nel Lodigiano.