Secondo le stime in Svezia vivono almeno 250 lupi. Specie che anche qui, come in molti altri paesi europei ha conosciuto ultimamente una crescita importante, registrando in media un + 19 per cento annuo. Incremento che comincia a dare qualche problema, soprattutto dove il lupo si avvicina troppo ai centri urbani. Un inverno particolarmente rigido con temperature costantemente sotto lo zero ha allargato la zona di caccia di questo predatore, costretto ad avvicinarsi alle case alla disperata ricerca di cibo. A destare scalpore nella capitale è in particolare la stabilizzazione di una coppia di lupi a pochi chilometri dal centro. Gli animali hanno marcato un territorio di 10 mila ettari vicino ai centri abitati, tanto è bastato a riaprire il dibattito sulla gestione del lupo.
Il governo svedese non molto tempo fa aveva stabilito il tetto massimo per questa specie a 210 unità, aprendo di fatto la caccia selettiva. Il quantitativo viene deciso di anno in anno in base alle segnalazioni che giungono dagli organi di monitoraggio della forestale dal Ministero dell'Ambiente, il quale definisce il numero delle licenze di prelievo da distribuire alle associazioni venatorie. A gennaio ne sono stabilite 50, in virtù del considerevole aumento della specie e di un necessario contrasto del bracconaggio, secondo il Ministero. La protesta degli animalisti e di parte del mondo accademico ha però fatto cambiare idea agli uffici governativi, che in questi giorni hanno annunciato che abbasseranno a 19 il numero delle licenze e di alzare il tetto massimo di esemplari sul territorio. Ma non solo, stando ai proclami altri 20 esemplari provenienti da altri paesi verranno inseriti, in modo da garantire il necessario rimescolamento genetico.
Sotto accusa resta però il sistema delle licenze. Anders Bjärvall, ex responsabile della sezione della fauna selvatica della Forestale, ha proposto di affidare piuttosto a un gruppo di esperti il compito di eliminare, secondo criteri opportuni, un certo numero di esemplari all’anno in modo che la soglia di emergenza non venga superata.
(Terra)