L'avanzata del cemento in Italia è inarrestabile a scapito della natura che perde sempre più spazi e di conseguenza delle attività all'aria aperta e del diritto dei cittadini di praticarle. Secondo la sezione di Bologna del Corpo Forestale dello Stato il territorio provinciale è stato interessato da una serie di disboscamenti fuori legge effettuati da imprenditori per far posto a cantieri edili, strade e case.
Lo testimoniano i numerosi i sequestri effettuati negli ultimi tempi a carico di impresari, costruttori e direttori dei lavori. Gli episodi denunciati alla magistratura sono avvenuti in localita' Cadriano, nel Comune di Granarolo dell' Emilia, dove sono state realizzate strade abusive, all' interno di un' area boscata, con lo sradicamento di piante e dove a farne le spese e' stato anche un caratteristico viale alberato d'accesso ad una villa storica del '500. Mentre in localita' Fiesso nel comune di Castenaso è stato raso al suolo un intero bosco fluviale di oltre 50000 metri quadrati, soggetto a vincolo paesaggistico, in parte di proprietà demaniale e dove sono stati estirpati alcuni "filari storici" rappresentativi del paesaggio rurale, soggetti a particolare tutela da parte del Comune. Recentemente, nel Comune di Castel Maggiore, un bosco, presente nelle carte di pianificazione forestale della Provincia, è stato sacrificato per far posto ad una lottizzazione mentre nel Comune di Zola Predosa è stata rinvenuta una discarica abusiva di rifiuti pericolosi e speciali nelle immediate vicinanze del centro abitato.
(AGI)