In Parlamento è in discussione un decreto governativo (il n° 193) che potrebbe compromettere l’autonomia dell’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale. Se dovesse essere approvato il decreto introdurrà un nuovo regolamento per cui il controllo gestionale, scientifico e contabile dell'ente passerebbe direttamente al Ministero dell'Ambiente.
Secondo le critiche mosse dai alcuni ricercatori dell'Ispra in questi giorni (fonte ecoblog), questa modifica comporterà la trasformazione dell'istituto in una semplice succursale del ministero dell’ambiente che deciderà tutto, dalla nomina del consiglio di amministrazione e del presidente alla loro revoca, fino all’entità e la distribuzione dei finanziamenti all’Ispra.
Contrari al provvedimento anche alcuni esponenti della maggioranza come Giuseppe Marinello e Roberto Tortoli del Pdl che hanno espresso preoccupazione riguardo ad un “possibile futuro asservimento dell’Ispra al Ministro dell’Ambiente di turno, con una conseguente politicizzazione della ricerca ambientale, che dovrebbe rimanere libera ed indipendente”.
Nello stesso regolamento si prevede per l'ente la possibilità di stipulare contratti con imprese private, con la conseguenza della possibile insorgenza di conflitti di interesse. Su questo argomento sono intervenuti anche i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante che hanno sottolineato la conseguenza di tale conflitto: “prenderà soldi da chi poi magari dovrà sottoporre a controllo”.