Occorrono nuove politiche per scongiurare il più possibile la
perdita della biodiversità. Secondo l'organismo mondiale per la conservazione della natura
(Iucn) stiamo assistendo alla
più grande estinzione di specie dopo la scomparsa dei dinosauri. Per questo l'organizzazione chiede uno
specifico piano su 20 obiettivi forti per il 2020, al fine di fermare le cause dirette e indirette che agiscono sul patrimonio delle ricchezze naturali.
Il piano, da presentare all'interno della Convenzione sulla biodiversità di ottobre in Giappone, dovrebbe includere i tre target della Convenzione, cioè conservare la biodiversità, impiegare le risorse naturali in modo sostenibile e condividere i benefici in maniera equa, oltre ad evidenziare i legami fra conservazione, sopravvivenza dell'uomo e lotta alla poverta'.
Stando alla valutazione dell'Iucn, il 60% dei servizi forniti dagli ecosistemi si sono degradati negli ultimi 50 anni, mentre diventa sempre piu' ''allarmante'' la velocita' di aggiornamento dell'elenco delle specie a rischio estinzione. (Ansa)