Nuove norme sulla pesca contenunte nel
Regolamento comunitario del Mediterraneo, in vigore da giugno, stabiliscono il
divieto della pesca con le draghe a poca distanza dalle coste. Il divieto potrebbe mettere a rischio il mercato di vongole, telline e altri frutti di mare, che in Italia vengono pescati con questo metodo.
I pescatori sono già sul piede di guerra. Nel lazio per esempio rischiano la propria attività 70 imbarcazioni dedite a questo tipo di pesca. "Siamo in attesa di una deroga promessa proprio per il settore dei molluschi", ha affermato il presidente di Federcoopesca-Confcooperative Lazio, Claudio Brinati, che ha definito questa norma "il colpo di grazia per un settore che vive già una forte crisi".
La regione Lazio è leader nel settore delle telline, il litorale romano è presidio ittico di Slow Food, riconoscimento che nasce per sostenere piccole produzioni di eccellenza che rischiano di scomparire, valorizzando il territorio e recuperando mestieri di lavorazione tradizionali.
(Il messaggero)