L'agricoltura e l'energia sono i due settori su cui è più urgente investire per uno
sviluppo sostenibile nel XXI secolo. È la conclusione del rapporto "
Environmental Impacts of Consumption and Production: Priority Products and Materials", elaborato dall'International Panel for Sustainable Resource Management dell'
UNEP (il programma delle Nazioni Unite per l'ambiente).
I combustibili fossili, soprattutto nel settore energetico e industriale, sono infatti i principali responsabili del degrado ambientale, mentre l'agricoltura rappresenta il 70% del consumo globale di acqua dolce e produce il 19% delle emissioni di gas serra. Secondo il documento le principali linee d'azione da intraprendere per spezzare il legame fra crescita economica e danno ambientale sono gli incentivi fiscali e gli investimenti nell'innovazione tecnologica. In generale però è l'intera impostazione sociale ed economica che va ripensata, a partire dal livello individuale: più attenzione al risparmio energetico, ai trasporti e una dieta meno basata sul consumo di carne, la cui produzione ha un elevato impatto ambientale.
(Apcom)