Promosso il mare italiano, ma bocciati laghi e fiumi. E' quanto emerge dal rapporto annuale sulle acque di balneazione nell'Ue stilato dall'European Environment Agency e da poco pubblicato a Bruxelles.
Nel 2009 in Italia il 92,2% delle coste risultano balneabili e il 90,8% rispetta i criteri ottimali di qualita' per la balneazione, anche se per entrambi i dati c'e' un lieve peggioramento rispetto al 2008 (-0,6%).
Il numero delle acque inquinate, invece, e' salito da 42 (0,9%) a 51 (1%) e 310 spiagge (6,3%) sono state chiuse durante la stagione contro le 302 (6,1%) del 2008. La situazione e' nettamente peggiore per i laghi e i fiumi italiani. Su 770 siti, solo il 46,4% (357) rientra nei parametri minimi per consentire la balneazione. Un dato che cala del 19,4% rispetto all'anno precendente quando era del 65,8%.
In calo anche le localita' che raggiungono ottimi risultati: il 37,3%, contro il 50,8% del 2008 (-13,5%). Risulta infatti inquinato lo 0,6% dei siti mentre il 35,5% (273) sono stati chiusi: erano il 32,7% nel 2008 (251).
(ASCA)