A margine del Consiglio Ambiente della UE dello scorso 11 giugno a Lussemburgo il Ministro Stefania Prestigiacomo si è dichiarata “apertamente contraria” all'ipotesi di avallare un passaggio unilaterale dal 20 al 30 per cento di riduzione delle emissioni di anidride carbonica nell'atmosfera, come proposto dalla Commissione Ue. L'incontro fa parte delle iniziative che la Commissione sta portando avanti in tema di cambiamenti climatici, emergenza idrica e protezione delle foreste, superando il fallimento di Copenaghen.
I Ministri – riporta il Centro Euro Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici - concordano nel voler discutere in maggiore dettaglio le questioni delineate dalla Commissione, accogliendo con favore ulteriori analisi sulle opzioni, i costi e i benefici di tale passo, anche, eventualmente, da svolgersi a livello nazionale. Nel corso dei lavori i ministri europei hanno accolto favorevolmente la presentazione del Libro Verde della Commissione sulle foreste e i cambiamenti climatici, pubblicato lo scorso marzo, il quale menziona tranquillamente la caccia tra le attività compatibili alla protezione ambientale. I ministri hanno chiesto il rafforzamento della cooperazione e del coordinamento a livello europeo e internazionale, di questo tipo di gestione sostenibile dei boschi, invitando la Commissione a stilare un rapporto sugli sviluppi del processo lanciato dal Libro Verde, che includa la possibilità di aggiungere ulteriori misure.
Per il momento lo sforzo della Commissione pare non trovi il plauso del Governo italiano. La Prestigiacomo nella stessa sede ha dichiarato “è fuori dal mondo continuare a sentire proposte di passaggio in maniera unilaterale, sganciandolo addirittura dall'accordo e dal negoziato globale'',
Se il consiglio andrà avanti su questa strada – riporta l'agenzia Ansa - '' sara' destinato a dividersi''. Cio' non significa - ha precisato il Ministro - '' negare la necessita' di andare avanti, ma di pensare ad una tempistica diversa''.