Come di consueto, in occasione della riapertura della caccia di selezione al capriolo a Savona, si registrano puntuali anche le proteste dell'Enpa. Dopo una prima fase dal 17 giugno al 15 luglio, il piano provinciale prevede la riapertura da metà agosto fino al 30 settembre. Un periodo, secondo l'associazione animalista, eccessivamente lungo e pericoloso per i turisti che frequentano la zona.
Ma c'è un altro motivo per cui l'associazione protesta “contro l’ennesimo massacro di animali selvatici, gentili e graziosi” dei 2,081 caprioli previsti, già per altro sottolineato lo scorso anno. “Sicuramente – sostiene l'Enpa savonese - aumenteranno le zecche infette nei boschi e quindi gli attacchi pericolosi a chi li frequenta”.
Secondo l'associazione esisterebbe infatti uno studio universitario (non specificato) che dimostrerebbe come “nelle aree in cui i caprioli sono più numerosi si riduce la popolazione delle zecche ed essi non vengono infettati dalle malattie che questi parassiti trasmettono, contrastando quindi la diffusione di germi patogeni”.