Il Parco Nazionale d'Abruzzo dà notizia dell'avvistamento di ben 10 orsi marsicani nella zona dei ramneti, un fatto senza dubbio positivo per la crescita di questa specie a rischio estinzione. Sul fatto interviene in questi giorni anche l'associazione italiana per la Wilderness che ha apprezzato in particolare la volontà dei gestori del Parco di sensibilizzare la popolazione a limitare l'accesso nelle zone più delicate per questi animali, come disposto da un'apposita ordinanza.
E particolarmente piacere, scrive Franco Zunino, presidente di Aiw, ci ha anche fatto l'ultimo ammonimento del Presidente Giuseppe Rossi: "dobbiamo cominciare a pensare all'idea che ci si debba accontentare dell'idea che l'orso esiste anche se non lo possiamo vedere; un pensiero che ci dovrebbe allietare a prescindere dal suo avvistamento, che è un diritto non più consentibile a tutti, se non, appunto, nell'ideale pensiero di una consapevolezza della sua esistenza là, nelle sue montagne, da mantenere le più selvagge possibile".
L’Ente Parco in un comunicato di questi giorni invita turisti ed escursionisti a evitare di recarsi autonomamente e disordinatamente nelle aree interessate dalla presenza di più plantigradi, rispettando alla lettera la regolamentazione in vigore fino al 3 ottobre 2010. L’Ente raccomanda altresì, agli escursionisti (e a maggior ragione a rappresentanti di associazioni, di operatori etc.) di segnalare alla Presidenza e alla Direzione dell’Ente – anche tramite i servizi scientifico e di sorveglianza – ogni avvistamento di orsi, allo scopo di permetterne un più attento controllo e un migliore monitoraggio, diretti a evitare di esporre questi straordinari animali a un eccessivo "interesse".
Nelle autorità, secondo Zunino, deve quindi farsi strada l'idea di Aree Wilderness, perché è in questa forma di conservazione del territorio e dell'ambiente che è racchiuso il concetto di un controllo e di una limitazione alle presenze nelle aree più selvagge dei Parchi di tutto il mondo.