E' di pochi giorni fa la presentazione a Verona del Piano di intervento per la riduzione a 30 mila esemplari (oggi sono almeno il doppio) delle nutrie sul territorio provinciale, attraverso la formazione di gruppi addetti all'abbattimento autorizzati dalla Polizia provinciale. L'assessore provinciale alle politiche faunistiche, Fabio Venturi, ha spiegato i dettagli ai rappresentanti dei sette Atc veronesi, così come agli agricoltori , agli addetti al Consorzio di bonifica e alla Polizia provinciale.
Secondo la Provincia è infatti necessario un maggior coinvolgimento di tutti i soggetti interessati per fermare quella che è stata definita “una crescita allarmante”. “Nel 2007 – rivela una nota della Provincia - l'ammontare dei risarcimenti richiesti dagli agricoltori alla Regione per i danni prodotti da questa specie è stato di 8.700 euro; nel 2008 è salito a 56.000 euro, fino ad arrivare nel corso del 2009 a 82.000 euro”.
I singoli comuni saranno chiamati a collaborare attivamente attraverso l'installazione di altre 250 gabbie che andranno ad aggiungersi a migliaio già funzionanti.
L'assessore Fabio Venturi ha definito l'emergenza nutrie un problema prioritario da risolvere, secondo i piani provinciali, entro la fine di quest'anno. "I danni che questa specie sta producendo nel nostro territorio - ha ricordato Venturi - sono ingentissimi: riguardano soprattutto l'indebolimento degli argini e il conseguente smottamento dei terreni agricoli. Il cedimento degli argini non solo minaccia le coltivazioni ma mette anche in pericolo gli agricoltori che transitano con i trattori".