Una
nuova realtà ambientalista che propone una diversa concezione dei rapporti con l'ambiente: I Circoli dell'Ambiente e della Cultura rurale - Onlus,
saranno ufficialmente presentati a novembre in Senato ma il progetto è già avviato. Dopo il primo circolo nato pochi mesi fa a Salerno, sono in via di affermazione altre sedi in Veneto, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Calabria, Puglia e Sicilia, che opereranno in network federale.
Presidente dell'associazione è Alfonso Maria Fimiani, ex presidente dei giovani di Fare Ambiente e giurista esperto in gestione dei rifiuti, che spiega: “aprire un Circolo costa la misera cifra di 10 euro, l’iscrizione minima di 5 soci. Alcuni nostri circoli hanno già presentato progetti agli Enti pubblici e vinto bandi di concorso in materia ambientale”.
L'associazione si propone di essere un movimento popolare, coinvolgendo i giovani attraverso i social network, forum, blog e youtube. “Il nostro manifesto – spiega Fimiani - usa l’acronimo 'Sostenibilità”. “Per noi difendere l’Ambiente è una missione, ma siamo consapevoli che non è possibile riproporre il modello fallimentare, bocciato dagli Italiani, dei Verdi”. “Oggi proteggere l’Ambiente – continua - vuol dire conciliare sviluppo e tutela, vuol dire responsabilità, vuol dire superare i preconcetti e soprattutto svecchiare l’Ambientalismo italiano e guardare a quello europeo”.
Tra i punti del programma la costruzione delle centrali nuclari, considerata una fonte energetica economica, pulita e sicura, dei termovalorizzatori, del ponte sullo Stretto e delle grandi infrastrutture.