Da tutti indicato come “il cinghiale dalmata” un esemplare ibrido (cinghiale e maiale) scoperto dalla Forestale nelle campagne abruzzesi, è al centro di polemiche e perplessità per la richiesta da parte del Comitato spontaneo allevatori (Cospa) di procedere all'abbattimento.
Secondo Dino Rossi del Cospa, che ha inviato in tal senso una lettera agli assessorati competenti della Provincia, alla Polizia Provinciale e al Corpo Forestale dello Stato, “questo esemplare, insieme a tutti gli ibridi è un vero e proprio attentato all'economia agricola”. “Invece di fotografarlo – continua - sarebbe opportuno abbatterlo facendo intervenire gli organi preposti, come la Polizia provinciale. Invece l'animale continua indisturbato a fecondare e ad allattare la prole, causando quella proliferazione che tutti contestano e che danneggia pesantemente l'economia del territorio”.
Troppi animali che devastano raccolti destinati al nutrimento di vitelli e maiali e che danneggiano l'agricoltura. "Noi del Cospa -conclude Rossi su Gelocal.it - speravamo che la scoperta di questo esemplare avesse fatto scattare un monitoraggio nei territori delle aree protette, al fine di fare un corretto censimento sugli animali ibridati, per potenziarne quindi l'abbattimento e sviluppare azioni anche con caccia selettiva ai canilupo inselvatichiti oltre che ai cinghiali ibridi in modo da garantire la specie e salvaguardare gli allevatori e gli agricoltori rimasti a competere con la crisi".
(Gelocal)