“La concessione di fondi per raggiungere l’obiettivo del 20 per cento di territorio protetto deve essere un obiettivo prioritario”. Così Lipu e Wwf in occasione della Conferenza mondiale sulla biodiversità di Nagoya lanciano un appello alla Prestigiacomo affinchè si faccia promotrice della proposta di adottare “una nuova ambiziosa strategia per il 2020: far sì che ciascun Paese protegga il 20 per cento del proprio territorio con aree protette”.
Per fare ciò, sostengono le associazioni “è indispensabile investire oggi sostanzialmente nelle aree protette in tutto il mondo”. Ovviamente a partire dal nostro Paese, “ovvero – scrivono - ripristinando il taglio del 50 per cento ai finanziamenti dei parchi nazionali - al fine di evitare costi ben maggiori nei prossimi anni a causa del mancato intervento. L'Italia faccia la sua parte".
Nelle casse dello Stato non c'è un euro. I ministri hanno dovuto ridimensionare le loro politiche e subire i tagli imposti dalla finanziaria ma Lipu e Wwf come al solito fanno finta di non capire e prendono la palla al balzo per portare l'acqua al proprio mulino. |