La sfuriata della Prestigiacomo nel corso dell'ultimo Consiglio dei Ministri la dice lunga sulla tensione che si è venuta a creare a causa dei tagli imposti dalla Finanziaria. Per chi non lo sapesse il Ministro dell'Ambiente, in relazione ai danni dell'alluvione ha chiesto delucidazioni al Ministro Tremonti in merito ai fondi (un miliardo di euro) secondo lei assegnati al ministero ma ancora versati ed è sbottata in un “non dire cretinate” quando Tremonti dopo aver carcato di sviare l'argomento ha tentato di risponderle che così non era. Fortuna che a mettere pace tra i due è intervenuto il Presidente del Consiglio, il quale ha invitato la Prestigiacomo a chiedere scusa al Ministro del Tesoro (che nel frattempo minacciava dimissioni immediate).
Secondo il Presidente di Wwf, Stefano Leoni, la situazione è talmente drammatica da “mettere in discussione il ruolo stesso del dicastero”. Wwf ha stilato un dossier sull'argomento dal quale si apprende che “in tre anni il bilancio del ministero dell’Ambiente subisce un taglio del 60% (nel 2009 venivano destinati a questo dicastero 1,2 miliardi di euro mentre nel 2011 la disponibilità sarà di circa 514 milioni di euro”, per arrivare, infine, a 498 milioni nel 2013”.
La domanda allora nasce spontanea: con quali soldi la Prestigiacomo pretente di creare nuove aree protette?