Con l'apertura dei lavori della 'Conferenza per la conservazione della biodiversità, in questi giorni a Roma, l'Ispra riapre la discussione sulle strategie da mettere in atto per fermare o quanto meno rallentare l'andamento in declino della biodiversit�nel nostro paese.
Secondo l'ente nazionale per la ricerca e la protezione ambientale sono almeno 58 mila le specie animali a rischio in Italia (1020 quelle vegetali), addirittura il numero più alto in tutta Europa. La situazione per l'Ispra è gravissima: almeno la metà dei vertebrati presenti in tutto il territorio è minacciata dall'estinzione e un quarto degli uccelli che frequentano la nostra nazione è ad elevato rischio.
Sull'intera Terra il ritmo di estinzione delle specie è considerato "da 100 a 1000 volte superiore a quello registrato in epoca pre-umana". E questo a prescindere dal fatto che l'estensione mondiale delle aree protette è quintuplicata dal 1970 a oggi ed ha raggiunto il 12% delle terre emerse.
"Il nostro Paese ha davanti sfide nuove ed impegnative in tema di conservazione della biodiversità" sottolinea il presidente dell'Ispra, Bernardo De Bernardinis. "Alcune di queste -aggiunge De Bernardinis- sono diventate ancora più urgenti a seguito dei risultati della recente Conferenza Onu sulla biodiversità tenutasi a Nagoya, che ha definito una serie di obiettivi non più rinviabili. Pertanto, lo scopo della Conferenza dell'Ispra non è solo quello di presentare le attività svolte dall'Istituto in materia, ma anche di avviare una discussione sul suo ruolo rispetto all'attuazione del piano e della strategia nazionale per la conservazione della biodiversità su scala globale".
"Le funzioni dell'Ispra -sottolinea Emi Morroni, Responsabile del Dipartimento Difesa della Natura dell'Ispra- possono contribuire a mitigare le minacce alla conservazione della biodiversità, come ampiamente illustrato durante i lavori della Conferenza. Su questi temi l'Istituto è impegnato anche sul fronte dell'informazione tecnico-scientifica e della comunicazione rivolta al pubblico, per far crescere la consapevolezza sulla necessità di salvaguardare la biodiversità, base della nostra esistenza".