Un intervento in extremis da parte del Governo grazie ad un emendamento votato unitariamente, ha consentito il ripristino di una parte consistente dei fondi tagliati dalla manovra di Tremonti ai Parchi Italiani. Ma la situazione per gli ambientalisti rimane grave. Wwf parla di ''compleanno amaro'' per i parchi italiani, visto che il 6 dicembre di 19 anni fa fu approvata la Legge quadro sulle aree protette che ha consentito negli anni “di passare dall'1% del territorio protetto del 1991 ad oltre il 12% di oggi''.
''A chiusura del 2010, Anno internazionale della biodiversità e che ha visto finalmente l'Italia dotarsi di una Strategia nazionale sulla biodiversità, - ha dichiarato Stefano Leoni, Presidente del Wwf Italia - si deve rafforzare la positiva esperienza di parchi e riserve e promuovere maggiori investimenti e scelte politiche chiare che consentano realmente alle aree naturali protette di svolgere il loro compito fondamentale di tutela del patrimonio naturale di questo Paese. Il sistema delle aree protette non e' solo sotto lo ''scacco' del taglio finanziamenti, come si e' visto nel dibattito di questi ultimi mesi: i parchi sono sempre piu' ''ostaggio' della politica locale che chiede interventi e modalita' che non sempre si conciliano con gli interessi prevalenti dello Stato che peraltro in tema della tutela della natura ha competenze esclusive''.
Vista la particolare situazione del Paese in questo momento, visti i mancati finanziamenti in altri settori importanti come la ricerca e la cultura, viste le carenze in fatto di tutela del patrimonio artistico nazionale e le tragiche condizioni di una fetta sempre più consistente delle persone in difficoltà, spesso abbandonate dallo stato, che ha tagliato anche parte delle risorse destinate all'assistenza di anziani e disabili e visto che stanno venendo meno le condizioni per una tenuta sociale del paese, forse è il momento che anche i Parchi imparino a camminare da soli.