Un valido pacchetto quello siglato da 194 Paesi della Convenzione dell'Onu durante la 16esima Conferenza sul clima. Le decisioni prese lasciano aperta la porta per un'intesa globale per il prossimo anno, alla scadenza del protocollo di Kyoto e che riaprono con forza l'emergenza di arrestare il cambiamento climatico in atto. In particolare si riconosce la necessità di ridurre le emissioni di gas a effetto serra dal 25 al 40% al 2020, come raccomandato dal Gruppo intergovernativo di esperti sul riscaldamento globale (Ipcc) per fare in modo che la temperatura globale non aumenti oltre i 2 gradi.
Confermate le intenzioni rispetto all'adeguamento dei sistemi ad energia pulita nei paesi in via di sviluppo. Si prevedono subito 30 miliardi per il periodo 2010-2012 e 100 miliardi di dollari all'anno l'anno fino al 2020. La Conferenza ha anche deciso l'avvio di un fondo verde, ancora non quantificato, da gestire attraverso un comitato di 40 membri, 15 dei Paesi industrializzati e 25 dei Paesi in via di sviluppo.
Per il Ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, Cancun è stato sicuramente un successo proprio per quest'ultimo aspetto e per il trasferimento di tecnologie "che apre a grandi opportunità". "Da qui - ha dichiarato - ricomincia un cammino che non sarà semplice".
(Ansa)