Foreste e boschi soffrono segni sempre più evidenti dei cambiamenti climatici e dell'inquinamento atmosferico. E' quanto emerge dai primi risultati del progetto Life+ Futmon approvato e co-finanziato dalla Commissione Europea e finalizzato alla creazione di una rete di monitoraggio a lungo termine sullo stato di salute delle foreste europee.
"Circa il 35 per cento degli ecosistemi forestali sono colpiti da agenti biotici (riconducibili a parassiti come funghi, insetti e batteri) e da agenti abiotici (tra cui i principali riconducibili alle alterazioni climatiche). Proprio per questo gli alberi hanno subito una defogliazione superiore al 30 per cento del totale delle piante e una decolorazione di quasi il 10 per cento". Queste le principali minacce riportate dal Corpo Forestale dello Stato secondo cui il progetto presentato nelle ultime ore a Roma per la prima volta fornisce dati armonizzati e più precisi.
"Se e' vero che lo stato di salute delle nostre foreste e' preoccupante - commenta la forestale - e' necessario evidenziare anche che negli ultimi due anni la situazione e' rimasta stabile e non ha visto ulteriori fenomeni di peggioramento. In particolare le conifere mostrano una situazione sostanzialmente migliore delle latifoglie, tra le quali le piu' danneggiate risultano le querce caducifoglie (la roverella in particolare) e i castagni.
(Agi)