E' stata bocciata dal Tar di Firenze l'ordinanza del sindaco di Pontedera (PI) che ha previsto nel 2008 un intervento urgente per il contenimento dei piccioni nei fondi agricoli. Il provvedimento, vista la riproduzione incontrollata degli animali per mancanza di predatori naturali, aveva concesso ai conduttori agricoli di avvalersi di sistemi non cruenti e in caso di comprovata inefficacia di abbattere gli animali. Il Tar, su ricorso della Lav ha bloccato l'esecutività dell'ordinanza già a settembre dell'anno di emanazione ma solo pochi giorni fa ha emesso il verdetto definitivo.
Il comune, si apprende dal quotidiano La Nazione, avrebbe omesso una parte fondamentale che è quella del parere obbligatorio dell'Ispra, rispetto ai metodi incruenti. I piani di abbattimento devono essere concessi solo in seguito al parere dell'istituto e avvarersi delle guardie venatorie, forestali e municipali o dei proprietari terrieri solo se in possesso di regolare licenza venatoria. Inoltre all'ordinanza è stata contestata la procedura d'urgenza visto che le esigenze degli agricoltori non possono essere ricondotte alle questioni di incolumità pubblica e sanità.