A uccidere le centinaia di storni trovati morti in Sud Dakota sarebbe stato il Governo. Lo si apprende dal The Huffington Post, che dà notizia di una telefonata da parte del dipartimento dell'Agricoltura di Washington con la quale la polizia di Yankton, che indagava sulla misteriosa moria degli uccelli, è stata informata della dinamica dei fatti.
I federali hanno spiegato che la misura estrema è stata presa per difendere la pubblica incolumità, visto che una grossa nuvola di oltre 5 mila storni stava scaricando enormi quantitativi di escrementi in un recinto dove era contenuto foraggio per mucche, pecore, maiali ed altri animali destinati alla macellazione. In tal caso gli escrementi stavano costituendo una seria minaccia per la salute dell'uomo e l'unica soluzione consisteva nel distribuire nelle vicinanze esche avvelenate per gli storni (non dannose, secondo le rassicurazioni del Dipartimento dell'Agricoltura, per altri animali e per gli uomini).
La spiegazione risolve solo uno dei casi di questo genere finora portati in evidenza dalla stampa rispetto a morie più o meno incomprensibili di uccelli e altri animali. Le cause possono essere innumerevoli: si va da un repentino cambio delle condizioni climatiche, all'ingestione di sostanze tossiche, fino al disorientamento degli stormi e alla collisione con altri corpi.
(La Stampa)