Vegetariani e vegani in Italia sono il 6,7 per cento della popolazione. Un dato pesante, forse il più alto a livello europeo, ma siamo sicuri che tutte queste persone rifiutino la carne per un sentimento “animalista”? A giudicare dal rapporto annuale dell'Eurispes, istituto fra i più autorevoli a livello internazionale, non è affatto così, risulta invece che meno della metà (il 2,77 %) ha scelto di proteggere gli animali e coerentemente di non nutrirsene.
La maggior parte, ovvero 3,5 per cento si converte ad una dieta a base di vegetali per convinzioni legate alla salute e alla dieta e, aggiungiamo noi, forse spinto da quella che può essere sentita come una nuova tendenza di costume. C'è poi una piccola parte (0,1 per cento) che sceglie questo tipo di vita per abbassare il proprio impatto sull'ambiente, visto che la produzione di vegetali comporta un minore spreco di energia rispetto a quelle necessarie per il mantenimento di animali in allevamenti intensivi.
A preferire uno stile alimentare di tipo vegetariano o vegano - spiega l'Eurispes - sono in prevalenza le donne (rispettivamente 7,2% contro il 5,3% degli uomini; 0,5% vs 0,3%), i giovanissimi tra i 18 e i 24 anni (13,5%) e, a sorpresa, tra gli over 65 (9,3%).