Non è opportuna secondo l'Unione Europea la norma italiana sull'etichettatura d'origne dei prodotti predisposta dal
Ministro Galan.
La Commissione europea nei giorni scorsi ha inviato una lettera al Ministro in cui chiede allo stato italiano di soprassedere fino a quando non sarà adottato un regolamento comunitario sull'etichettatura.
L'invito a non procedere da Bruxelles arriva proprio mentre il Ministro Galan stava predisponendo i Decreti attuativi per rendere operative le nuove disposizioni di legge, che hanno previsto l'indicazione obbligatoria dell'orgine dei prodotti sulle etichette. I commissari europei per la Salute e Tutela del Consumatore John Dalli e per l’Agricoltura Dacian Ciolos, hanno ricordato che già lo scorso anno la Commissione aveva intimato a sospendere l'esame del disegno di legge, che il progetto di legge esula dalle prescrizioni comunitarie, e che nel frattempo, è proseguito il dibattito europeo sulla proposta di regolamento Ue per l'informazione al consumatore relativa ai prodotti alimentari.
Che non si possa prescindere dal quadro normativo europeo lo aveva già fatto presente il presidente della Commissione Agricoltura al Parlamento europeo Paolo De Castro . "Ho più volte ribadito ai Commissari Ciolos e Dalli il mio apprezzamento per il lavoro che la Commissione sta compiendo - ha sottolineato il Ministro Galan - , con l'auspicio, da parte italiana, che i principi dell'etichettatura obbligatoria sull'origine agricola degli alimenti possano essere recepiti nel quadro giuridico comunitario. Ovviamente, trasmetteremo la legge alla Commissione europea non appena questa sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale, e invieremo i decreti attuativi, prodotto per prodotto".
(La Repubblica)