Un progetto di legge sulla pesca sportiva presentato dal consigliere regionale dell'Emilia Romagna Andrea Pollastri (Pdl) prevede nuove misure a tutela della categoria sui danni provocati dai cormorani. Attraverso una modifica della L.R. 08/94 “Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e l’esercizio dell’attività venatoria”, si prevede infatti l'introduzione della possibilità di risarcimento per privati ed associazioni che allevano od introducono pesce nelle acque interne a fine di pesca sportiva, allargando così le maglie di un sistema che al momento difende solo gli interessi degli allevamenti ittici commerciali (che possono difendersi anche grazie ad appositi piani di controllo).
I gravissimi danni provocati dalla specie, che ha conosciuto una crescita abnorme nel nostro paese, colpiscono però tutto il settore. E' talmente elevata la quantità di pesce che ciascun esemplare preleva ogni giorno per nutrirsi (dai 400 ai 600 g), che questi uccelli sono considerati una crescente minaccia per i pesci non solo marini, ma anche delle acque interne dove, sempre più spesso si spingono per cacciare.
Associazioni o privati, a spese proprie, immettono pesci subendo, al pari degli allevamenti commerciali, perdite continue per il prelievo diretto e per la morte del pesce a causa delle ferite inferte dal becco dei cormorani. Per dare un’idea delle dimensioni del problema – spiega Pollastri - nel 2008 i soli allevamenti commerciali han subito un danno di 246.453,12 euro.
“Risulta necessario, quindi – viene illustrato nella nota che accompagna il progetto di legge - colmare questo gap legislativo introducendo una modifica alla L.R. n. 08/94, consentendo a privati ed Associazioni che immettono pesce a scopo sportivo di beneficiare di rimborsi ed attivare le procedure necessarie all’attivazione della caccia di selezione in prossimità dei corpi idrici interessati”.